domenica 14 settembre 2014

La REGINA.




Molti Artisti mi hanno ispirato nel corso della mia vita, ma soltanto una di loro mi ha VERAMENTE strappato il cuore dal petto e mi ha fatto innamorare. 
Perdutamente, incondizionatamente e senza riserve.
Sto parlando della leggendaria, inarrivabile, praticamente mitologica Dorothy Draper.
Non potrei immaginare di dare vita a un Blog, senza riservare un capitolo a Lei, il mio idolo assoluto nel campo del Design.






Per chi non la conoscesse, è stata una Interior Designer (e donna d'affari!!!) vissuta tra la fine dell'Ottocento e la metà avanzata del Novecento.
Una DONNA, americana, che ha letteralmente rivoluzionato il mondo della Decorazione d'Interni con un gusto, una raffinatezza e un'ecletticità che in pochi su questa terra hanno mai raggiunto, inventandosi una professione, portando il design a nuovi  livelli, mostrando come in pochi passi fosse (e sia!) possibile svecchiare e trasformare completamente una stanza per portarla a vita nuova. Una vita inaspettata.
Una Donna. LA Donna che ha dato vita a quello che è stato definito il "Barocco Moderno" o meglio ancora "Baroque Fantasy", filone stilistico più tardi sfociato nell'americanissimo Hollywood Regency Style che ne ha preso i contenuti più significativi e li ha rielaborati -talvolta mitigandoli, talvolta esasperandoli- ma senza mai snaturarli, mantenendo intatto il principio che l'equilibro si può raggiungere attraverso uno studiato mix di colori, forme, stili e tradizioni che apparentemente non hanno nulla in comune. Perché tutto ha senso, se ci piace, se ci aiuta a stare bene.

Uno stile teatrale, quello della Signora Draper, che ha condizionato in maniera decisiva il modo di intendere l'arredamento e ancora oggi influenza Designer e Architetti di tutto il mondo. E come potrebbe non essere così? 

Intanto stima infinita. Voglio dire, una Donna, che -con grande originalità- ha di colpo shockato i tradizionali salotti americani del primo '900, trasformandoli in ambienti contemporanei, pieni di fascino ed immensamente suggestivi. 
Come? 
Riportando in auge il colore, ma non solo. Utilizzando una mescolanza di pattern ripetuti ed esasperati. Installando insoliti pavimenti con motivi marocchini ed esotici. Accostando forme ipergeometriche  (spesso scandite da forti contrasti di bianchi e neri) a fantasie floreali e sottolineate dai colori.  L'azzurro, il Giallo, il Rosa,  Il Turchese...Colori utilizzati nelle sfumature pastello, fino alle loro declinazioni più vive, intense e decise, senza alcun timore e con quel pizzico di irriverenza per le ambientazioni "scialbe" e seriose, contemporanee alla Draper. L'Oro torna ad essere protagonista, ma Lei ne fa un protagonista alternativo: investito da colori sgargianti e influenzato da arti esotiche, è adesso tutto nuovo, meno classico e austero, utilizzato in funzione dello scintillio, del magnifico.
Ma non solo. Lo sforzo della Draper non si riduce ad un puro esercizio di stile. Le sue motivazioni tengono in alta considerazione l'influenza che la decorazione d'interni può avere sulla vita quotidiana, sull'impatto che il colore può operare sulla mente di chi entra e vive in una determinata ambientazione. 
Quella che oggi è definita, in sostanza, Cromoterapia. Ditemi se questo non è un esempio di pionierismo!





Suggestività e Incanto  sono le  due parole che istantaneamente mi vengono alla mente quando penso alle ambientazioni della Draper. Perché, sul serio, alcuni dei suoi progetti sembrano scenari di una favola, pur senza essere troppo smielati e zuccherosi. Il rigore evocato dall'opulenza di materiali molto spesso lucidissimi (come il marmo), la presenza di elaborate modanature su pareti e soffitti... beh, non fanno certo venire la carie ai denti! Ma da qui la grandezza della Draper: in una stanza che diversamente risulterebbe "formale" e un po' rigida, ecco spuntare un bel turchese intenso che rende la durezza delicatamente sofisticata, femminile, attraverso l'uso dosato di tappezzerie floreali, di specchi e cristalli. Scacchi accostati alle righe. Verticali, orizzontali, ripetute fino a creare degli scenari optical...E ancora: quadrifogli stilizzati, reticolati dal fascino arabo, elementi Decò e Impero, cineserie e riferimenti etnici. E tutto funziona alla perfezione, senza mai perdere eleganza.
I suoi mobili rievocano antiche Pagode asiatiche, ora però adornate con fregi e intarsi dal sapore tipicamente occidentale, europeo; sinfonie di vasi e porcellane cinesi fanno capolino su credenze in stile Regency o Barocco, tra cromie a contrasto e sfarzose elaborazioni in gesso...Il Chinese Chippendale, il barocchetto cinese!
Insomma, ogni volta un'aggiunta inaspettata, per sperimentare e guardare sempre avanti, volgendo di tanto in tanto l'occhio al passato, giusto il tempo necessario per rubarne i segreti e metterli a servizio del nuovo, dell'onirico. Quello che ancora non c'è ma che può e DEVE essere creato. Quello che Dorothy Draper HA creato. Magistralmente, aggiungerei.


Le stanze della Draper sono per quelle persone che amano osare, quelle persone che sanno uscire dagli schemi senza il fardello del "magari col tempo mi stanco". Stanze forti per personalità danzanti :)


Tripudio di bianco nero, geometrie arabeggianti e fantasie floreali. ADORO.


la Bibbia!


Il Dorothy Draper Musem


Antico Oriente e gusto europeo si incontrano e s'innamorano perdutamente.


"The Drab Age is over. Color is coming into its own again. Until very recently people were literally scared out of their wits by color. Perhaps this was a hangover from our Puritan ancestors. But whatever the reason, brown, grays and neutrals were the only shades considered 'safe.' Now we know that lovely, clear colors have a vital effect on our mental happiness. Modern doctors and psychiatrists are convinced of this!" 
        Dorothy Draper 








Questa è proprio ALICE IN WONDERLAND!!!




  


Uno dei suoi pezzi più desiderati in assoluto!


Uno dei miei progetti preferiti 


"You don't have to know anything about a subject as long as you use common sense and imagination, plus enthusiasm! I use all periods of design in my work, for, after all, decorative styles are simply indications of a manner of living"  
Dorothy Draper 




L'anti-minimalismo. L'optical che incontra lo stile Pop, il Marocco che incontra il Barocco, l'Europa che incontra l'Oriente... facendo schizzare la Draper verso la vetta dell'avanguardismo artistico più puro. 
Una donna leggendaria. Una pioniera. Una vera ICONA. La mia preferita in assoluto (Love, Love Love)



sabato 13 settembre 2014

Specchio Specchio delle mie brame...

No, non sono Grimilde, non parlo con uno specchio ogni mattina, no. 
Oddio, qualche volta magari sì, ma le domande che pongo ai miei specchi sono decisamente altre da quelle della strega malefica di Biancaneve!
Diciamo solo che la mia è una vera e propria ossessione.
Non so resistere. Se vedo uno specchio, o qualcosa che in qualche modo contenga uno specchio, io devo averlo. Devo!
Io AMO gli specchi. 
E no, non è vanità, giuro, checché ne pensi mio marito.

Specchi di tutte le forme, di tutte le epoche, da quelli più strani e complessi a quelli più semplici. Datemi uno specchio e io saprò esattamente dove metterlo! 

In casa mia ne ho diversi e non escludo l'idea di comprarne ancora e ancora...
Da autentica fuorilegge del Feng Shui, ne ho piazzati ovunque, quasi senza criterio (quasi!), praticamente su ogni parete libera. 
Dall'androne delle scale all'ingresso, dalla sala da pranzo ai corridoi, mobili e ripiani specchiati e... ne ho perfino uno bello grande in camera, posizionato esattamente dove (a sentir loro) MAI si dovrebbe mettere uno specchio : ai piedi del letto.
E prevedo di inserirne altri, fino a creare un completo riverbero di luci, una danza di riflessi ed energie che inevitabilmente si riverseranno su di me e il mio inconsapevole consorte e blahblahblah. Problemone, eh? Naaaah...
Cari discepoli del Feng Shui, l'unico problema con gli specchi, fidatevi di me, è la pulizia. Si capisce. 
Gli specchi non sono esattamente indicati per chi non è in guerra aperta con la polvere, al contrario, possono diventare una vera e propria schiavitù, ma...cosa sarà mai un po' di fatica di fronte a tanta impareggiabile magnificenza?



Tra i miei preferiti, indiscutibilmente, gli specchi Veneziani. 
Non sono meravigliosi?


Sarah Richardson: marmo, cristallo e specchi. Perfetta.




Da togliere il fiato.




Geoffrey Bradfield, che ha fatto di specchi e trasparenze un vero e proprio marchio di fabbrica, non può non meritare un posto nella mia personale Designers top 5!

Geoffrey Bradfield, il Dio degli specchi!




           



Specchi a go go!!!



(alla faccia del Feng Shui!)
(Concedetemi un po' di sana invidia per Paris Hilton)




Il mio sogno segreto: pareti completamente rivestite di specchi <3





In ultimis, come non citare la mia grande passione?
 Ladies & Gentlemen: The Sunburst Mirror!
Tra gli emblemi di uno stile decorativo che amo follemente
-l'Hollywood Regency-
direi che merita un posto da Headliner in questa breve galleria d'immagini.
Dopotutto, cos'altro porta luce in una stanza quanto un'esplosione di raggi solari?







Perfetti anche sull'albero di Natale...

...come dimostrato dalla mia amatissima Suzanne Kasler <3



Da pochissimo in vendita anche da Maison Du Monde, ad un prezzo abbastanza abbordabile (rispetto alla media americana)


Insomma, non sarò la più bella del Reame, questo è certo, ma di sicuro so che basta uno specchio per portare un po' di magia.
In ogni ambiente.




venerdì 12 settembre 2014

Who's the Magpie?





La Gazza Ladra... sono io! 
"La Gazza Ladra", è così che mi chiama mia mamma, ogni volta che mi aggiro furtiva per casa (sua!), alla ricerca di piccoli tesori da rubare, da trasformare, da ambientare nei miei progetti, nelle mie stanze, nel mio nido.
Oggetti che siano luccicanti, ma anche e soprattutto oggetti dimenticati, che hanno ormai perso il loro fascino e che attendono solo il provvidenziale intervento delle mie mani e della mia creatività per ritornare a splendere. Come un tempo, meglio di  un tempo. O almeno, è quello che mi piace pensare!

Un mercatino dell'usato, una fiera dell'antiquariato, ebay, kijiji...la casa della mamma, una cantina o una soffitta...Il punto di partenza per i miei progetti è più o meno sempre lo stesso. Quale sia  la loro destinazione, lo confesso, non mi è dato sapere.
In fondo, chi sono io per decidere? Sono solo una tizia con la passione/ossessione (!!!) per le trasformazioni (grandi o piccole che siano) che lavora a servizio dell'ispirazione, entità superiore che mai si piega al mio volere, ma che mi fulmina a suo piacimento, senza avvisare. Mentre prendo il caffè alla mattina, mentre guardo la tv, mentre suono la chitarra, mentre dormo. Insomma, solo quando pare a Lei.      

Oh, immensa gratitudine!

E le idee? Idee da rubare, da plasmare, da condividere, da prestare, da riciclare, da realizzare! 
Vogliamo parlarne? Parliamone!!!

Questo blog è dedicato a tutte quelle persone che mi hanno insegnato ad amare il bello. Agli Architetti con cui ho studiato, che mi hanno spiegato l'arredamento d'interni e la decorazione. A tutti gli operai incontrati sui cantieri, che mi hanno mostrato -loro malgrado- come mettere in pratica la teoria. A tutti gli artisti che ho incrociato. A tutti quelli che mi hanno aiutato a trovare l'equilibrio nel caos, a vedere le cose in prospettiva. A tutti quelli che con entusiasmo mi aiutano a non perdere l'entusiasmo. A tutti quelli che mi hanno insegnato a leggere la poesia che una stanza può scrivere attraverso un pennello, un barattolo di vernice e la luce del sole filtrata da un pregiato drappeggio.


Questo blog è dedicato a mia Madre, donna dal gusto ineguagliabile, che mi ha ispirato e (involontariamente!) condizionato nelle scelte della mia vita. Mia Madre che mi ha sempre, inevitabilmente, costantemente indirizzato verso la bellezza. Mia Madre, che mi ha inconsapevolmente fornito il nome per questo blog. Grazie <3.